Losar: Capodanno Tibetano
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Gennaio 31, 2018
L’Istituto Samantabhadra e i Monaci Tibetani del Casato Tsawa del Monastero di Gaden Jangtse (India), parteciperanno a Natural Expo di Forlì il 16 17 e 18 febbraio 2018. I monaci sono: Ghesce Ngawang Dhondup, Ghesce Jamba Leta e il monaco naturopata esperto in medicina tibetana Karma Sangey.
Programma:
- I monaci realizzeranno il Mandala per la Pace Universale dal venerdi alla domenica, venerdì ci sarà una Puja per la consacrazione del luogo alle ore 15.00 e domenica alle ore 17.00 ci sarà la cerimonia per la dissoluzione del Mandala, le sabbie versate in un sacchetto verranno distribuite a tutte le persone presenti come simbolo di Buon Auspicio.
- Colloqui con il Monaco tibetano Karma Sangey, naturopata esperto in medicina tibetana. Saranno brevi colloqui nei quali in monaco Karma darà dei consigli alle persone per migliorare la propria vita, modificando alcuni atteggiamenti e abitudini alimentari.
- Esposizione e vendita di artigianato tipico tibetano
Breve presentazione dell’Istituto:L’Istituto Samantabhadra, fondato dal Ven Ghesce Jampel Senghe nel 1981, è membro fondatore dell’Unione Buddhista Italiana (UBI). L’Istituto riconosce come Guida Suprema S.S: il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso. Finalità dell’Istituto è quella di creare le condizioni favorevoli allo studio ed alla pratica del Buddhismo Tibetano e quello di preservare e divulgare la cultura di pace del Tibet.
IL SIGNIFICATO DEL MANDALA
Nella tradizione tibetana, il mandala è, a un tempo, una sintesi dello spazio, un’immagine del mondo e la dimora di potenze divine, quindi la manifestazione, in forma di diagramma, di perfette qualità come: la compassione, la saggezza e l’energia spirituale. Rappresenta un’immagine capace di condurre chi la contempla, ricevuti i necessari insegnamenti, ad una progressiva purificazione mentale e al Risveglio. Il Mandala tibetano viene tracciato con forme geometriche ben precise e poi ricoperto, in ogni piccola parte con sabbia finissima di diversi colori ed è essenzialmente, sul piano estetico, una struttura quadra orientata provvista di quattro porte, contenente cerchi e fiori di loto, popolato di immagini e simboli divini. Su questa base, il Lama, con il potere della sua concentrazione meditativa, costruisce a livello psichico la dimora celestiale e, con un rituale molto complesso, fa discendere la divinità al suo centro. Tutte le sabbie finissime colorate posate con un apposito strumento a cono cavo necessitano di essere posate con estrema delicatezza e precisione. Prima di iniziare la costruzione i Lama procedono ad un rito di consacrazione operando la purificazione delle energie negative presenti nel luogo fisico; alla fine della costruzione, con un altro rituale il mandala viene dopo un certo lasso di tempo disfatto raccogliendo le sabbie mescolate in un recipiente. Il contenuto verrà versato in un fiume oppure donato a tutte le persone presenti per essere portato a casa come una speciale benedizione. La realizzazione del mandala porta grandi benefici nei luoghi dove esso viene costruito ed espande la sua energia influenzando positivamente lo svolgimento della vita e degli esseri.
La Naturopatia tibetana:
La naturopatia tibetana è un sistema olistico che mira a ristabilire l’equilibrio tra le varie energie corporee e mentali tramite rimedi erboristici,consigli alimentari e raccomandazioni riguardanti lo stile di vita; si pone come obiettivo quello di essere un ausilio per tutti coloro che sentono il bisogno di un maggiore equilibrio in se stessi e con l’ambiente che li circonda, al fine di raggiungere o ritrovare la strada che permetterà loro di vivere in migliore sintonia con le leggi universali; è strettamente collegata con la filosofia e la psicologia buddhista , e sottolinea l’interdipendenza tra il corpo e l’energia vitale. La sua applicazione consente di trasmutare le emozioni distruttive quali pensieri negativi e difetti mentali che sono alla base degli squilibri energetici; è una disciplina che si avvale di analisi valutative non invasive intese a cogliere lo stato energetico della persona, in una visione globale e correlata di tutte le sue componenti.
In collaborazione con Associazione A’DHI e Nicola Missiani