La riscoperta della canapa tessile: storia e benefici di un tessuto antico e pregiato
Gordana (Anna) Stevancevic nasce a Belgrado e si trasferisce in Italia con la famiglia dopo i bombardamenti sulla Serbia nel 1999. Si laurea in Economia & Management, poi in Imprenditorialità, presso la Libera Università di Bolzano. All'Università di Padova conclude con successo il Corso di Perfezionamento in Cannabis Medica. Il suo interesse verso la moda sostenibile la porta a scoprire la canapa tessile. Dalla sua passione nasce Hemp-Style Magazine (www.hemp-style.com), il primo magazine interamente dedicato alla canapa tessile.
A dicembre 2022 pubblica il libro “100% canapa tessile. Indossami, non ti faccio sballare!” con l’obiettivo di sfatare il mito dalla canapa tessile come un tessuto impuro e psicotico. Anzi, la canapa è una pianta sostenibile che si integra molto bene nella richiesta odierna di un’economia circolare.
Di cosa parlo
La necessità di una moda sostenibile ha riportato alla luce un tessuto antico e pregiato, ma ormai quasi dimenticato: la canapa (Cannabis sativa L.). I suoi benefici tessili sono stati scoperti in Cina attorno a 2.500 a.C. e dopo un periodo industriale molto fertile, che ha visto la canapa tessile protagonista in diversi settori, la coltivazione della pianta è stata vietata in quasi tutto il mondo nel 1937.
La richiesta di un'economia circolare sta riportando in auge la canapa industriale, soprattutto nel settore tessile per la produzione di tessuti di alta qualità, ecologicamente sostenibili, traspiranti, termoregolatori, antibatterici e, soprattutto, trasversali.
