Andrea Penna
Gennaio 22, 2020Dario Canil
Gennaio 24, 2020
L’Istituto Samantabhadra e i Monaci Tibetani del Casato Tsawa del Monastero di Gaden Jangtse (India), parteciperanno a Natural Expo di Forlì il 15 16 febbraio 2020. I monaci sono: Ghesce Tenzin Tenzin e Lobsang Dhargyal.
Programma:
- I monaci realizzeranno il Mandala per la Pace Universale dal sabato alla domenica, domenica alle ore 18.15 ci sarà la cerimonia per la dissoluzione del Mandala, le sabbie versate in un sacchetto verranno distribuite a tutte le persone presenti come simbolo di Buon Auspicio.
- Esposizione e vendita di artigianato tipico tibetano
Breve presentazione dell’Istituto:L’Istituto Samantabhadra, fondato dal Ven Ghesce Jampel Senghe nel 1981, è membro fondatore dell’Unione Buddhista Italiana (UBI). L’Istituto riconosce come Guida Suprema S.S: il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso. Finalità dell’Istituto è quella di creare le condizioni favorevoli allo studio ed alla pratica del Buddhismo Tibetano e quello di preservare e divulgare la cultura di pace del Tibet.
IL SIGNIFICATO DEL MANDALA
Nella tradizione tibetana, il mandala è, a un tempo, una sintesi dello spazio, un’immagine del mondo e la dimora di potenze divine, quindi la manifestazione, in forma di diagramma, di perfette qualità come: la compassione, la saggezza e l’energia spirituale. Rappresenta un’immagine capace di condurre chi la contempla, ricevuti i necessari insegnamenti, ad una progressiva purificazione mentale e al Risveglio. Il Mandala tibetano viene tracciato con forme geometriche ben precise e poi ricoperto, in ogni piccola parte con sabbia finissima di diversi colori ed è essenzialmente, sul piano estetico, una struttura quadra orientata provvista di quattro porte, contenente cerchi e fiori di loto, popolato di immagini e simboli divini. Su questa base, il Lama, con il potere della sua concentrazione meditativa, costruisce a livello psichico la dimora celestiale e, con un rituale molto complesso, fa discendere la divinità al suo centro. Tutte le sabbie finissime colorate posate con un apposito strumento a cono cavo necessitano di essere posate con estrema delicatezza e precisione. Prima di iniziare la costruzione i Lama procedono ad un rito di consacrazione operando la purificazione delle energie negative presenti nel luogo fisico; alla fine della costruzione, con un altro rituale il mandala viene dopo un certo lasso di tempo disfatto raccogliendo le sabbie mescolate in un recipiente. Il contenuto verrà versato in un fiume oppure donato a tutte le persone presenti per essere portato a casa come una speciale benedizione. La realizzazione del mandala porta grandi benefici nei luoghi dove esso viene costruito ed espande la sua energia influenzando positivamente lo svolgimento della vita e degli esseri.
In collaborazione con Associazione A’DHI e Nicola Missiani